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domenica 16 dicembre 2007

i rischi del culo

atx1254 e atx1266 guidavano il corteo.
una colonna di topi bianchi marciava nei laboratori della cardinal pharma in assoluto silenzio.

né uno slogan né uno striscione, la compostezza dei manifestanti rendeva lo sciopero totale ancora più inquietante. gli scienziati erano sbigottiti, provarono a iniziare un discorso, a intavolare una trattativa, ma i topi ormai avevano rifiutato anche l'intermediazione dei sindacati, le richieste erano chiare e non avrebbero fatto un passo indietro su niente.
l'incidente aveva svegliato le coscienze e l'indignazione dei roditori che ormai chiedevano una maggiore sicurezza nei laboratori.
il contratto firmato parlava chiaro: erano lì per morire di overdose di principi attivi in sperimentazione o per interazioni fra i farmaci, ed era inconcepibile che invece i loro compagni continuassero a cadere perché gli scienziati introducevano nei laboratori virus influenzali attaccati ai peli del naso o perché venivano assunte tirocinanti così grasse da non riuscire a passare fra le gabbiette senza urtarle e, come nell'ultima tragedia, farle rovinare a terra spezzando le fragili ossa degli inquilini.
e le notizie che arrivavano dagli altri stabilimenti erano anche peggiori: a taranto la situazione era disastrosa, gli incidenti erano diventati ormai una triste abitudine probabilmente a causa della dieta del sud, più ricca di grassi e di piatti elaborati, che rendeva più alta l'incidenza di tirocinanti in sovrappeso.
dopo tre giorni di sciopero serrato gli scienziati erano pronti a cedere: i corridoi fra le gabbie sarebbero stati allargati per permettere anche alla tirocinante di camminare su e giù senza intoppi e i nasi sarebbero stati accuratamente depilati con l'apposito rasoio rotante una volta a settimana per evitare la proliferazione di virus.
nel momento della firma degli accordi una graziosa segretaria vestita di verde bussò alla porta e consegnò una circolare che arrivava direttamente dagli uffici della direzione. dietro di lei un addetto alla mensa portò dentro i laboratori tre contenitori di polistirolo grigio.
uno dei capi sindacali, legato a un piedino dell'armadietto vicino la porta, guardò in alto mentre la segretaria si sporgeva verso l'interno della stanza per passare la circolare al capolaboratorio. da sotto la sua gonna poteva vederle fin su dove teneva nascosta la Topa. era stato proprio lo scoprire l'esistenza di questo misterioso animaletto della sua stessa specie - ma, a quanto capiva, dotato di molto più potere, un potere assoluto - fra le gambe delle donne umane a spingerlo a mettersi in politica, a lanciarsi in iniziative che lo avrebbero portato sempre più a contatto con gli umani e le loro alte gerarchie, a tentare la scalata al comando attraverso la strada sindacale.
il capolaboratorio staccò la penna dal foglio degli accordi quando ancora aveva tracciato solo due lettere su dieci del suo cognome.
lesse la circolare e ordinò alla tirocinante di aprire i contenitori e distribuire nelle gabbie i pezzetti di fontina.
atx1254 rimase a fissare il foglio abbandonato e ormai senza alcun valore mentre i primi topi, piegati da tre giorni di digiuno, cominciarono a risalire le gambe dei tavoli per rientrare nelle gabbie con lo sguardo basso per non incrociare quello dei colleghi.
presto tutto il corteo si sciolse e sul pavimento rimasero sparsi solo i parenti più stretti delle vittime e i capi sindacali esautorati dei loro poteri che erano stati legati e imbavagliati e di cui anche gli scienziati sembravano aver dimenticato l'esistenza.
atx1254 e atx1266, rientrati anche loro nella gabbia, mangiarono in silenzio il loro formaggio osservando il veloce ritorno alla normalità. nel giro di pochi minuti la tirocinante ricominciò il giro di distribuzione dell'ultimo principio attivo in sperimentazione di cui non era dato di conoscere il nome scientifico e che loro chiamavano Bagno Viola.
i due topi che per tre giorni avevano guidato l'ultima grande rivoluzione fallita del laboratorio 22A della cardinal pharma rimasero in silenzio a fissare l'enorme e pericoloso culo della tirocinante che si allontanava facendo traballare tutte le gabbie. i bianchi ospiti all'interno avevano ripreso il loro lavoro: uno dopo l'altro, bevevano tutto d'un fiato le dosi di Bagno Viola assegnate e come da contratto si preparavano a morire, chi prima chi dopo, per overdose fra dolori ed effetti collaterali ancora sconosciuti e che sarebbero stati riportati accuratamente sui registri, come se il pericolo non fosse sempre in agguato, come se quel traballare incessante delle loro gabbie fosse cosa normale e innocua.
infine, anche loro avvicinarono i musetti alle fialette e bevvero la dose del giorno.

giovedì 13 dicembre 2007

Enzimi|Eventi 2: l'incidente


Dovresti chiederti:
  • a cosa stava pensando, cosa la distraeva mentre era alla guida
  • perché il cane si sia lanciato in mezzo alla strada all'improvviso
  • quali saranno le conseguenze su di lei, sul cane, sulla macchina, sulla loro "famiglia"...
  • perché sta seppellendo l'animale (per affetto? per nascondere ciò che ha fatto? e nasconderlo a chi? a lui o a sua figlia? e infine, nasconderlo per evitare una sofferenza o per non sentirsi accusata?)
  • perché, dopo aver scavato la buca, si stende sul fondo e rimane a fissare il cielo (è stordita dall'impatto?)
  • che tipo di sollievo può darle il fresco della terra (desidera essere morta?)
  • perché Marco torna a casa a piedi e che conseguenze avrà il fatto che lei, proprio per questo motivo, non si accorge del suo arrivo
  • che senso ha chiamare il cane Ade e cosa ti fa pensare che sia un labrador nero