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sabato 5 luglio 2008

leonardo giocava in porta

dalla seconda mail ai genovesi

Leonardo oggi compie 31 anni.
Quando l'ho conosciuto ne aveva 12, di anni, portava i capelli lunghi, aveva su una maglia degli Anthrax ed era scuro e arrabbiato (e stupido) come uno sgabello di mogano a tre piedi, di quelli che come ti siedi poco meno che al centro perfetto si ribaltano da un lato.
Quando l'ho baciato la prima volta ne aveva 15, lui, io 14 da compiere.
In mezzo, ci sono stati tre anni riempiti del mio primo, struggente, disperato, amore adolescenziale e della scoperta dell'heavy metal, prima grazie a Vito, mio compagno di nuoto, che mi prestò Master of Puppets, poi grazie alla collezione di dischi di mia madre, mio padre e mio zio (fra i quali ho trovato quelli dei Deep Purple e dei Grand Funk Railroad), infine grazie a lui e alle sue cassette (prima degli Iron Maiden e in seguito degli Slayer, scambiate con le tavole su cui ridisegnavo a carboncino tutte le copertine di Derek Riggs), e a suo zio e ai pomeriggi in cui ci teneva seduti sulle scale di casa della nonna ad ascoltare gli album dei Black Sabbath, messi su nello stereo della macchina parcheggiata per metà sul marciapiede davanti a noi.
Oggi Leonardo ha la pancia, è particolarmente imbruttito, o forse brutto lo era già, è stupido niente meno che come venti anni fa, in compenso la sua somiglianza con Tom Araya (sì, ecco, i gusti son gusti) non è andata perduta completamente ma s'è concentrata tutta sul fratello.

2 commenti:

nando ha detto...

ahahahahahah
bella questa bà...
retrospettiva sugli amori adolescenziali
e sul M E T A L
grande
la solita esaurita

Anonimo ha detto...

e tu, cerca di baciare il fratello, no?