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lunedì 28 aprile 2008

poi è, niente


non ha voglia di infilarsi i sandali sfondati, non ha voglia di vestirsi, non ha voglia di star seduta e di sopportare la confusione dei fratelli più piccoli.
vorrebbe disegnare su tutta la tovaglia e oltre il muro. vorrebbe distruggere la loro brutta casa. vorrebbe ribaltare la tavola apparecchiata per una colazione che non ha voglia di mangiare.
poi è, per un attimo, tutto come vuole. poi è, niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il 28 aprile 2008 militari israeliani sparano un colpo d'artiglieria pesante contro delle abitazioni palestinesi. siamo nella striscia di gaza, più precisamente in un campo profughi. è ora di colazione, al mattino presto, e in una cucina ci sono quattro bambini che mangiano e la loro madre che li serve. più che abitazioni, sarebbe più giusto parlare di baracche, ma comunque, per fortuna, anche stamattina i bambini hanno qualcosa da mangiare. quattro bambini che muoiono sul colpo, mentre la loro madre, invece, che morirà poco dopo, in ospedale. il 28 aprile 2008 militari israeliani spararono un colpo d'artiglieria pesante contro delle abitazioni palestinesi: quattro bambini che consumavano la colazione del mattino morirono sul colpo, sua madre morì poco dopo in ospedale.

(concludere il tuo post spiegando bene cos'è successo, anche usando una forma diversa da quella che ho usato io, ma pur sempre chiara e diretta, o quantomeno un link esterno, secondo me, sarebbe stato più corretto e anche più rispettoso verso il lettore e verso le vittime. ciao)

megafoni a blatero ha detto...

l'immagine ora linka alla pagina dell'ansa, ma grazie per la precisazione perché così è più evidente il riferimento.

il rispetto che meritano le vittime purtroppo non lo darà mai, nemmeno in minima parte, il mio stupido post, link o no, non ho la pretesa di considerarlo un omaggio.